Pirola esclusivo: “Italia, mi sento un leader”

Tre cicli di Under 21 coprono un periodo di 5-6 anni, un tempo lunghissimo nel calcio di oggi costellato perlopiù da meteore. Lorenzo Pirola è entrato così in un ristretto cerchio di giovani calciatori in grado di lasciare il segno nella selezione azzurra più vicina a quella dei grandi, un’élite della quale fanno parte, ad esempio, giocatori come Pirlo e Gilardino, o più recentemente Tonali. E non a caso, il ct Carmine Nunziata ha deciso di affidargli la fascia da capitano nella prima gara del nuovo corso, quella pareggiata due giorni fa in Lettonia (0-0). Non è stato un esordio esaltante per l’Italia, ma Pirola ha guidato la difesa in coppia con il deb Ghilardi, dando a un reparto con altri due esordienti (Desplanches in porta e Zanotti sulla destra) quel pizzico di esperienza necessario. «La fascia è un grande riconoscimento – ha spiegato il centrale – ma anche una responsabilità in campo e fuori. Tocca a me, che in questo gruppo sono uno dei più anziani, far capire agli altri che l’Under 21 è un’altra cosa».

Pirola, un leader con la fascia al braccio

Il brianzolo, cresciuto nelle giovanili dell’Inter, dallo scorso campionato ha iniziato a ritagliarsi un ruolo di primo piano in Serie A grazie alla Salernitana. Poi ha partecipato all’Europeo Under 21 con Nicolato, il secondo dopo quello del 2021. Pur di esserci, Pirola ha rinviato di un anno il matrimonio con la sua Martina, fissato ora al 22 giugno («magari mi sposerò dopo le Olimpiadi», disse con la convinzione che il gruppo avesse tutte le carte in regola per strappare una qualificazione che invece manca dal 2008). Beh, sembra possa nascere una luna di miele anche con la Salernitana: il club del presidente Iervolino in estate ha esercitato dall’Inter il diritto di riscatto (5 milioni) e Pirola, dopo aver saltato l’esordio in campionato contro la Roma per un problema fisico, si è ripreso il posto contro Udinese e Lecce. Nella nuova Under 21 ha ritrovato il suo maestro Nunziata, il secondo tecnico azzurro a credere nel suo talento dopo Rocca, che gli affidò la fascia di capitano in Under 15. Tra Under 17 e Under 18, Pirola ha giocato 30 partite con l’attuale ct, vivendo da protagonista l’Europeo U17 del 2019 (Italia seconda) e il successivo Mondiale di categoria. Con l’allenatore napoletano la sintonia è totale, anche nell’analisi di un pari che ha lasciato l’amaro in bocca. «Sono d’accordo con il mister – ha concluso – con tutto il rispetto per la Lettonia e per la partita che ha giocato, noi dovevamo fare tre punti. Dobbiamo assolutamente migliorare, ma allo stesso tempo restare tranquilli: nel precedente biennio, con tre pareggi abbiamo comunque chiuso il girone al primo posto. Diciamo che ci siamo giocati un jolly…».


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